Il progetto
Con la campagna “A Pace e Acqua! Diritto all’acqua, diritto alla Vita” collaboriamo con Caritas Giordania nell’accoglienza dei rifugiati. Il primo segno di vicinanza che ci è stato chiesto è la costruzione di un pozzo d’acqua in un campo profughi.
Caritas Giordania ha assunto la responsabilità di assistere i rifugiati iracheni dando loro un’accoglienza soddisfacente nel Paese, assicurando loro i mezzi essenziali per sopravvivere, incluso un bene essenziale come l’acqua, risorsa peraltro rara in Giordania. Paese fra i più aridi del Medio oriente e in gran parte desertico. In collaborazione con la Chiesa cattolica del Governatorato di Madaba, Caritas Giordania ha allestito un campo rifugiati per ospitare i rifugiati iracheni nell’area di Hanina. Qui si trovano 35 containers adibiti ad abitazione, che ospitano 107 famiglie di iracheni. Questi containers (caravans) oltre a una zona per cucinare e la zona riposo, hanno anche dei sanitari e pertanto una disponibilità d’acqua è indispensabile per tutti coloro che vivono nel campo.
Il problema
La popolazione di Madaba è molto aumentata, oltre che a causa della crescita naturale, per l’accoglienza di migliaia di persone, fra le più povere i fuga dai vicini Paesi sconvolti dalla guerra (Iraq e Siria). Questo ha creato una grande penuria d’acqua e di conseguenza l’aumento del suo prezzo, non più a portata delle persone più povere.
Nonostante gli sforzi del governo per ridurre l’impatto del problema della ridotta disponibilità idrica per la stessa crescita economica della Giordania, la scarsità d’acqua è un problema generale in tutta la Giordania e la regione di Madaba è ormai in una situazione di crisi cronica. Gli iracheni rifugiati nel campo ricevono il rifornimento di acqua da parte della municipalità, ma a un costo alto. E’ un peso che Caritas Giordania, e i partners che la sostengono, desidera alleviare, per assicurare a questi “ospiti” iracheni in Giordania una vita dignitosa e sana.