La storia di A., un “gigante” buono

Il nuovo numero di “Caro Tata ti scrivo” realizzato dai ragazzi con gli educatori

«Non seguo il calcio ne lo sport in generale. In effetti non ho avuto molto tempo per questo e neanche per studiare. Fin da piccolo, in Egitto, ho lavorato come contadino». È un gigante buono A., 16 anni 190 centimetri di altezza e tanti muscoli fatti con il lavoro nei campi.

Da qualche giorno è ospite del centro di accoglienza “Tata Giovanni” della Caritas di Roma dopo aver fatto un periodo di isolamento fiduciario. È emigrato da solo in cerca di un futuro migliore e, forse, anche di un’infanzia che non ha mai avuto.

La sua storia apre il nuovo numero di “Caro Tata ti scrivo”, la rivista realizzata dai ragazzi del centro insieme ai volontari e agli educatori.

Il numero in pdf