C’è un futuro per il servizio civile?

Disponibile on-line il nuovo numero di Operatori di Pace

“Un percorso interrotto a metà soprattutto perché non compreso nella sua innegabile e irrinunciabile valenza educativa”: inizia con questa riflessione il numero di marzo di Operatori di Pace, il foglio di collegamento del Settore Educazione alla Pace e alla Mondialità della Caritas romana. La rivista, dal titolo “C’è un futuro per il servizio civile?” nell’editoriale affronta l’argomento di stretta attualità dopo l’annuncio del governo di sospendere i bandi per il 2013 per mancanza di fondi.

Secondo gli autori “non riusciamo ad andare oltre una preoccupazione formativa che non sia tecnica, professionale, comunque orientata al mercato del lavoro; non ci passa per la testa di investire energie, tempo e risorse per esperienze che possano dare ai giovani l’opportunità di confrontarsi con una formazione che abbia a che fare con la vita, la cittadinanza, la solidarietà”. Per questo, “senza tale respiro”, il servizio civile resta impantanato tra le aspettative dei volontari, la selezione dei progetti e la capacità degli enti di gestirne la realizzazione, “fino a quando non andremo oltre, dovremo rassegnarci ad affrontare l’emergenza educativa celebrando qualche convegno e presentando qualche ricerca”. Nel magazine elettronico anche altri commenti ed approfondimenti: gli appuntamenti del mese, le novità della biblioteca “Don Milani” e la rubrica “Testimone di pace” che presenta la storia del filosofo Arne Naess.
Operatori di Pace marzo 2012

Condividi