Sabato 16 maggio incontro per il ventennale dei Volontari in Carcere della Caritas di Roma
“20 anni dentro, 20 anni insieme” è la manifestazione che l’Associazione Volontari in Carcere (VIC) della Caritas di Roma organizza il 16 maggio, alle ore 17.30, presso il Teatro delle Case famiglia di Villa Glori (ingresso pedonale da Viale di Villa Glori 19, ingresso auto con parcheggio da Via Venezuela 27).
Un pomeriggio di “Parole e Musica” nel ventennale di attività in collaborazione con il Coro Altrenote «per raccontare l’incontro prigioniero, l’incontro con le donne, la fatica di ricominciare lasciandosi dietro gli errori, il mondo fuori così diverso così lontano, le vittime e la riconciliazione che libera».
L’Associazione Volontari in Carcere è presente nei quattro istituti penitenziari di Rebibbia con più di cento volontari che, ogni giorno, in dieci Centri di Ascolto incontrano le donne e gli uomini detenuti.
Nel corso del 2014, il VIC ha distribuito ai reclusi indigenti oltre 2.500 pacchi di vestiario e di prodotti per l’igiene personale. I volontari, inoltre, gestiscono una comunità alloggio per l’ospitalità e l’accompagno di detenuti in permesso ed ex detenuti in fase di reinserimento.
Dal 1989 l’Associazione VIC ha accolto nelle sue Case Alloggio oltre 5mila persone provenienti da 75 paesi del mondo: uomini e donne detenuti in permesso e i loro familiari venuti da fuori Roma per i colloqui.
IL VIC ha dato vita alla Cooperativa di solidarietà sociale e-Team per favorire il reinserimento lavorativo dei detenuti nell’ambito della ristorazione. Ha accompagnato al lavoro esterno oltre 100 detenuti.
I volontari sono impegnati anche in incontri di sensibilizzazione sul mondo del carcere con gruppi, associazioni, parrocchie, scuole; in questo ambito sono stati incontrati nel corso dell’anno più di mille studenti di cinque istituti superiori di Roma.
Il VIC promuove la giustizia conciliativa o riparativa incentrata sulla responsabilità e sulla relazione, che mira a ricomporre le fratture, a rinsaldare i rapporti sociali feriti, a fare incontrare le volontà di convivenza.