Festa della mamma senza data!
È una di quelle feste (per data e origine, o le molte origini ) di tradizione incerta. Fino a qualche anno fa, grazie alle poesie e alle filastrocche che imparavamo a scuola, riusciva a suscitare in noi sentimenti di riconoscenza e favoriva la riflessione sull’importanza sociale e affettiva delle donne-mamme. Ognuno ricorda quando con energia si impegnava a confezionare lavoretti, colorare disegni. Tutto per esprimere quell’affetto così profondo, magico ed unico che lega, da sempre, ogni madre a suo figlio.
Oggi quella stessa festa non chiede più ai bambini di preparare qualcosa per la propria mamma, tutto è già predisposto dall’esterno, ma non allo scopo di rinsaldare quel legame arcaico, ma per guadagnarci e lucrarci il più possibile.
Come altre ricorrenze, i primi a impossessarsene – rimanendo nel mondo romantico – furono i pasticceri e i fiorai. Il consumo di massa spostò poi l’interesse per la ricorrenza verso i cioccolatini e le bibite, mercato in mano alle multinazionali e, soprattutto, affidato al marketing e alla pubblicità. Più recenti sono arrivati i colossi della telefonia mobile, con piani tariffari dedicati, sms gratuiti e prezzi scontati.
Ultimi, in tempi di crisi, sono arrivati gli sciacalli.
Come quelle proposte dall’industria del gioco d’azzardo che, in questi giorni, ha deciso di inserire anche la mamma come pretesto per tentare la fortuna.
Il Superenalotto, ad esempio ha predisposto, negli oltre 45 mila punti vendita di Sisal distribuiti in tutta Italia, degli speciali sistemi bacheca che, con appellativi quali “Fai vincere la mamma”, “Mamma 6 Grande”, “TVB Mamma”, “Coccole di mamma”, “Magica Mamma”, propongono come regalo la giocata in vista dell’estrazione del sabato. Questi sistemi – si legge – permetteranno ai giocatori di dedicare alla propria mamma un regalo davvero unico per poter vincere premi da sogno.
Da non dimenticare che sulle ricevute delle giocate sarà possibile inserire dei soggetti dedicati alla mamma, “un pensiero originale per sorprendere la donna più importante della vita di ognuno di noi, per una festa ricca di fortuna”.
Uno dei concessionari più conosciuti del settore, Codere, ha intravisto nella festività la possibilità di creare nuove partnership commerciali: ed ecco che le gaming hall – le più grandi sale gioco del concessionario a Roma, Lecce, Caserta, Bologna promuoveranno questo fine settimana degli “eventi a tema”, a base di degustazioni, offerte floreali, sconti su prodotti cosmetici, massaggi viso e quant’altro.
Proposte accattivanti, che regalano momenti di relax in cambio di..azzardo. E con un fil rouge di fondo: l’offerta deve essere variegata per rispondere alle varie esigenze. Cosicché chi preferirà la giocata al superenalotto (anche online) potrà tentare la fortuna in modo veloce, mentre chi preferirà trascorrere un pomeriggio in una sala ricca di slot, vlt, bingo ma anche gratta e vinci & co. potrà optare per le gaming hall.
Ci chiediamo fino a che punto ci si possa spingere. Quale sia il limite che questa nostra società intravede per non cadere nel baratro del profitto a ogni costo. Perché dietro queste strategie di vendita vi sono uomini e donne che lavorano mesi e mesi, con l’unico obiettivo dell’efficacia del prodotto, incuranti della responsabilità sociale di cui si caricano. Si va su o si va giù, e se non si porta il risultato si è fuori. Quello che non si percepisce è che fuori ci sono le persone in carne e ossa, quelle di cui Caritas viene a conoscenza grazie ai Centri d’ascolto diocesani, a cui giungono dopo essersi rovinate.
Il gioco d’azzardo è sicuramente solo uno dei tanti mali sociali del nostro tempo, ma ci dà spunti validi di riflessione proprio perché specchio di quello che stiamo diventando.
A tutte le mamme del mondo, l’augurio di non ricevere la schedina del superenalotto precompilata come regalo.