Il secondo incontro di formazione degli operatori della Caritas di Roma
“Siate dunque misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”, così Gesù indica lo stile e la misura della misericordia. Ed è il brano del vangelo di Luca che i duecento operatori della Caritas di Roma hanno meditato nel corso della seconda giornata di formazione di questo anno pastorale che si è svolta il 9 febbraio presso la “Cittadella della Carità – Santa Giacinta”.
«Essere misericordiosi come il Padre – ha ricordato monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas – vuol dire fare come lui che ha dato il cuore – il Figlio – per noi. Dare la propria ricchezza per l’altro».
«Papa Francesco, aprendo la Porta Santa della Misericordia all’Ostello “Don Luigi Di Liegro” – ha sottolineato monsignor Feroci – ci ha voluto ricordare i due elementi del cristianesimo che ci arrivano dalle parole di Gesù: nel pane spezzato della mensa eucaristica c’è il Corpo di cristo, nel fratello povero c’è il volto di Cristo».
L’incontro – che si è svolto in due sessioni identiche, al mattino e al pomeriggio – ha vissuto un secondo momento di riflessione guidato da don Danilo Priori, vice assistente nazionale dell’Unitalsi. Approfondendo il significato del Giubileo nella storia della Chiesa, don Priori ha sollecitato i partecipanti a rispondere alla domanda “Che senso ha oggi, per me, il Giubileo?”. Un quesito su cui gli operatori Caritas si sono confrontati suddivisi in gruppi di lavoro.