In occasione della Giornata della carità, domenica 13 marzo la Caritas di Roma ha presentato la pubblicazione Caritas in cifre, giunta alla quinta edizione, con statistiche e notizie sulle principali attività svolte nel corso del 2015.
«Non si tratta di un bilancio, – ha detto monsignor Feroci – né tantomeno l’ostentazione di numeri “impressionanti” per attirare l’attenzione attraverso l’emotività. L’opuscolo, in vista della giornata che le parrocchie dedicheranno alla carità, intende essere incoraggiamento e sprone perché questa dimensione essenziale della pastorale non sia cosa di pochi “professionisti” a cui la comunità delega un compito. Le opere di misericordia, come ci dice papa Francesco, sono fondamentali per risvegliare la coscienza».
Il direttore della Caritas ricorda anche la “Lettera alla città per il Giubileo della Misericordia” con cui il cardinale Agostino Vallini invita i cristiani alla realizzazione del comandamento di Cristo come testimonianza di fraternità. «L’attività illustrata nel rapporto, – spiega monsignor Feroci – oltre a volti e storie di tanta sofferenze, è manifestazione della “luce del mondo” e “lampada che illumina tutti quelli che sono nella casa” che le parrocchie rappresentano nella città».
Più di 8mila volontari nei 50 centri diocesani per dare da mangiare a quasi 11 mila persone, accogliere 2.400 senza dimora, curare 5.700 malati indigenti, incontrare e sostenere 5.200 detenuti. Migliaia di volontari nelle parrocchie per dare “ascolto” a 42 mila famiglie. Oltre 341 mila pasti distribuiti, 200 mila pernottamenti, 15 mila prestazioni sanitarie, 10 mila visite domiciliari a famiglie e anziani.
Sono i numeri dell’animazione alla carità realizzata nel corso lo scorso anno dalle comunità parrocchiali della Diocesi di Roma e illustrata con statistiche e approfondimenti nel rapporto “Caritas in cifre 2015”. Un’opera pedagogica che ha coinvolto anche più di 9mila studenti delle scuole romane, ed ha visto la partecipazione a 200 convegni e seminari, i corsi di formazione per medici e giornalisti, un master universitario e la pubblicazione di numerosi libri e sussidi pastorali.
Non mancano le nuove forme di solidarietà che hanno coinvolto le parrocchie romane: il progetto “Ero straniero e mi avete ospitato” che ha visto 130 comunità dare disponibilità all’accoglienza dei rifugiati rispondendo all’appello di papa Francesco; gli Empori della solidarietà “territoriali”, a Spinaceto e Trionfale, gestiti dalle parrocchie in collaborazione con i Municipi; il Fondo Famiglia, un nuovo strumento nato come segno dell’Anno Santo per sostenere i percorsi di promozione delle famiglie che vengono assistite dalle Caritas parrocchiali; il progetto fattiDirete che è arrivato a coinvolgere 99 Centri di Ascolto parrocchiali che condividono iniziative e programmi.