Giustino Trincia e don Paolo Salvini iniziano il mandato da direttore e vicedirettore della Caritas diocesana di Roma. Il loro messaggio di saluto ai parroci e agli animatori della carità della diocesi.
Care sorelle e cari fratelli,
il nostro vuole essere un semplice, fraterno saluto rivolto a voi tutti nel giorno dell’inizio del nostro ministero di direzione della Caritas Diocesana, al servizio dei poveri, su incarico ricevuto dalla Chiesa di Roma. Il nostro ringraziamento va anzitutto a Dio padre per la sua misericordia nei nostri confronti, per i doni di cui ha intessuto le nostre vite e per le strade che ci ha indicato di percorrere, a volte, come in questa circostanza, così sorprendenti e inaspettate. Un ringraziamento particolare al nostro Vescovo, Papa Francesco, al suo Vicario, il Cardinale Angelo De Donatis e all’intero Consiglio Episcopale della nostra Diocesi, per la fiducia e il sostegno accordati e per la loro preghiera.
Il solco tracciato da chi ci ha preceduto in questo ministero, da ultimo il carissimo Vescovo don Ben, è ricco di profezia, di testimonianza di quell’amore e di quello sguardo privilegiato ai poveri indicato e testimoniato da Gesù di Nazareth. Il nostro impegno sarà appunto rivolto a restare fedeli al primato dei poveri nel cuore della Chiesa, proprio perché l’amore per i poveri è al centro del Vangelo.
In questo percorso, le Linee per il cammino pastorale 2021-2022 – “La dolce e confortante gioia di evangelizzare”, presentate dal Cardinale De Donatis il 24 giugno in San Giovanni al Laterano, per la ricorrenza di San Giovanni Battista, ci sono di grande aiuto, fornendoci una direzione precisa: “Tutto quello che la Chiesa è e vive, è al servizio del kerigma.” In esse, Papa Francesco “ci ricorda sempre che Il kerigma non è riducibile solo ad un annuncio verbale, ma è l’incontro vivo e personale con Gesù risorto che ci guarisce con il suo tocco e ci illumina con la sua Parola. Il kerigma non è fatto solo di parole, ma è prossimità, incontro, volto e gesti, relazione che comunica vita e rende manifesto che “dietro” l’annunciatore c’è il Signore!” E’ nostro desiderio e nostro impegno che la Caritas di Roma possa – in ogni dimensione, a tutti i livelli – fare la sua parte, perché la Chiesa di Roma viva evangelizzazione e promozione umana come due volti inseparabili della sua missione. “L’annuncio si realizza con l’umanità e la fraternità”: desideriamo testimoniarlo nei fatti e nello stile, prima ancora che con le parole, nel modo di relazionarci con le persone, con le comunità locali, con tutte le donne e gli uomini di buona volontà.
Sappiamo di poter contare sulla passione, sulla generosità, sulla competenza nella Carità (1 Corinzi 13, 4-7), di molte persone, dei presbiteri e dei diaconi permanenti, di molte comunità parrocchiali e religiose, di numerose associazioni cattoliche e non, di preziosi operatori, volontari e professionisti. Sappiamo quanto sia importante l’ascolto, il dialogo franco e costruttivo, la collaborazione con i molteplici soggetti della vita sociale, culturale, economica ed istituzionale della nostra Città. La parola chiave a cui ci affidiamo è insieme. Insieme per contribuire al bene comune, alla giustizia; insieme per lottare pacificamente contro le cause strutturali della povertà e della disuguaglianza. Siamo convinti che mettendo al centro i poveri e coloro che a Roma vivono nella miseria, facendo nostro il loro punto di vista e facendo leva anche sulle loro risorse e capacità, e non solo sulla generosità di cui Roma è ricca, si possa contribuire al benessere di tutti.
Grazie, a presto!
Giustino Trincia e Paolo Salvini