Casa Wanda partner del progetto della Asl Rm1 e del Municipio II sulla salute di prossimità
La Caritas di Roma, attraverso il Centro «Casa Wanda» a Villa Glori, promuove il progetto «La salute a casa» in collaborazione con la Asl RM 1 e il Municipio 2 nei quartieri del Villaggio Olimpico e Flaminio.
Si tratta di un programma sanitario innovativo, nell’ambito dei progetti di salute di prossimità proposti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), per valorizzare il protagonismo delle comunità’ attive, nella ricerca consapevole dei propri obiettivi di salute e facilitare la realizzazione di interventi di prevenzione e promozione della salute per il loro benessere.
Il progetto ha l’obiettivo di offrire un’assistenza domiciliare e comunitaria più ampia e inclusiva, sia aumentando l’assistenza domiciliare per pazienti con totale perdita di autonomia – in modo particolare per i malati di Alzheimer e di grandi demenze -, sia allargando il target intercettando bisogni latenti anche di anziani con fragilità lieve e moderata spesso in condizioni di solitudine, sia con minori e adulti con disabilità lieve, persone con dipendenze, persone con disturbi mentali a bassa soglia.
In particolare, coinvolgendo le famiglie e le comunità, il progetto vuole prevenire o contrastare l’istituzionalizzazione di tali persone valorizzando la casa e la comunità di appartenenza come luogo di cura e riabilitazione e personalizzando l’intervento.
Il progetto è iniziato da fine febbraio è vede coinvolti diversi interlocutori della Asl Rm 1: oltre a Caritas anche il Municipio II, l’I.R.ASP e altri membri della comunità.
Da segnalare il coinvolgimento, coordinate dal centro Casa Wanda, delle comunità parrocchiali di San Valentino, Santa Croce e Sacro Cuore Immacolato di Maria.
Nell’ambito delle parrocchie sono stati attivati i Punti Unici di Accesso (PUA) al fine di favorire la prossimità territoriale.
Il progetto è stato presentato come «buona pratica» delle Misura 6 del PNRR nell’ambito del quaderno di Caritas Italiana «Pnrr Missione salute: non lasciamo indietro nessuno!»