Il videomessaggio del vescovo ausiliare della diocesi di Roma mons. Riccardo Lamba, incaricato per la Pastorale delle migrazioni, a volontari e operatori di Caritas Roma.
Fotogrammi emigranti italiani © Missionarie del Sacro Cuore di Gesù
“In molti casi migrare non è una libera scelta, come non lo fu per il popolo d’Israele, per Maria e Giuseppe o per le tante persone, tra cui i miei genitori che, nell’immediato secondo dopoguerra, emigrarono dall’Italia oltreoceano in cerca di lavoro. In molti oggi si trovano a dover affrontare situazioni difficili, tra cui disastri ambientali, carestie, siccità e terremoti, come ci mostrano le notizie di questi giorni. Altri devono far fronte a conflitti, a persecuzioni per motivazioni etniche o politiche. È importante quindi coinvolgere le istituzioni locali e il volontariato per fornire l’assistenza necessaria a queste persone e allo stesso tempo offrire loro la possibilità di formarsi, di apprendere altre lingue e di poter utilizzare questi strumenti per contribuire allo sviluppo dei loro Paesi di origine”.
Così il vescovo ausiliare della diocesi di Roma mons. Riccardo Lamba, incaricato per la pastorale delle migrazioni, in un videomessaggio si rivolge ai volontari e agli operatori della Caritas di Roma in occasione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato 2023.
Sulla traccia del documento del Santo Padre per la 109ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che ricorre domenica 24 settembre, la vicinanza e l’incoraggiamento del vescovo a quanti quotidianamente sono impegnati nella costruzione di una società più inclusiva e l’invito a continuare in questa direzione, “anche se ci vorranno decenni”, “seguendo la strada che il Vangelo stesso ci invita a percorrere”.