Ci siamo impegnati nel riservare a chi arrivava un momento particolarmente caloroso per aiutare le persone ad entrare in dialogo con un luogo di accoglienza, dove vivere un percorso liturgico – sacramentale pur trovandosi nel contesto di un ostello e di una mensa per i poveri.
È stato bello e importante condividere con i pellegrini l’importanza e l’unicità dell’apertura di una Porta Santa in luogo inusuale ma abitato e frequentato da persone semplici e umili, gli ultimi, che spesso non hanno voce, ma che sono quelli che Gesù tanto ama.