Appello per l’accoglienza dei senza dimora

«Lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio» (Luca 2, 6-7)

attivita_caritas_minori_1«La Natività del Bambino Gesù ci rimanda direttamente all’accoglienza. Come Dio ha accolto la nostra umanità e si è fatto uno di noi nascendo a Betlemme, così ogni persona è chiamata ad accogliere l’altro, perché in esso vi è l’immagine di Cristo». È l’appello alla comunità cristiana e alla città di monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma, in occasione del Natale. «Quest’anno – scrive monsignor Feroci – viviamo il periodo delle feste con l’amarezza di una città provata dai gravi fatti di corruzione e disorientata dalle difficoltà di una crisi economica sempre più pesante. Le ripercussioni dell’inchiesta giudiziaria ancora in corso condizionano pesantemente le politiche di accoglienza che solitamente le istituzioni locali programmano nei mesi più freddi a favore dei senza dimora. Per questo invito le comunità, soprattutto nel periodo delle feste, a promuovere iniziative di solidarietà concreta offrendo un riparo a chi vive in strada».

La Caritas, che nel corso dell’anno ospita ogni notte oltre 600 senza dimora, singoli e famiglie, per i mesi più freddi ha già intensificato il servizio notturno con tre équipe di operatori e volontari che presidiano le zone in cui i senza dimora rischiano di rimanere isolati ed emarginati.

Per quanti – parrocchie, gruppi o singoli – vorranno impegnarsi nell’accoglienza mettendo a disposizione strutture, offrendosi come volontari o desiderino segnalare situazioni di particolare disagio e grave emarginazione su cui intervenire, la Caritas ha attivato un centralino telefonico al numero 06.88815200. Sempre per far fronte alle maggiori richieste che giungeranno nei prossimi mesi, la Caritas invita tutti i romani alla donazione di coperte e sacchi a pelo da distribuire alle persone in difficoltà. La raccolta avverrà presso l’Ostello Don “Luigi Di Liegro”, in via Casilina 144.

«Lo vide e ne ebbe compassione, sono le parole che Gesù usa per indicare l’atteggiamento del Buon Samaritano; parole che guidano lo slancio di tante persone nella nostra città che si adoperano in favore degli ultimi». Queste le parole di monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma. «La sensibilità del cuore – ha aggiunto il sacerdote – è dono di Dio e auspichiamo che i cittadini di Roma lo percepiscano sempre di più come ricchezza per ognuno di loro».