Aggiornamenti quotidiani sull’attività dei volontari che nella notte incontrano i senza dimora
Nell’ambito delle iniziative straordinarie per il freddo, la Caritas diocesana di Roma ha potenziato le unità di strada notturne a sostegno dei senza dimora. Si tratta di una misura che va a integrate l’attività che già molte parrocchie, gruppi, associazioni e movimenti svolgono durante l’anno.
Gli interventi della Caritas diocesana sono mirati a quei senza dimora che vivono isolati, spesso presentano patologie psichiatriche e più degli altri si trovano in pericolo per il freddo. È possibile segnalare situazioni di questo tipo al nostro centralino per l’emergenza 06.88815200.
Abbiamo anche attivato una raccolta di coperte e sacchi a pelo presso la sede di Via Casilina 144.
Diario degli interventi
Una testimonianza del lavoro che ogni notte le unità di strada ci raccontano con la relazione: per ciascun intervento riportiamo il numero delle equipe coinvolte, quante persone abbiamo incontrato, quante ne abbiamo accolte, il numero di segnalazioni ricevute, le coperte distribuite e i Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi. Infine un breve brano ripreso dalla relazione per condividere l’esperienza degli incontri fatti nelle strade di Roma (tutelando la privacy di coloro che incontriamo).
10 gennaio 2015
10 gennaio 2015
Due equipe di intervento: un’ operatrice e un volontario; un’operatrice e un volontario
Numero delle persone incontrate: 12
Numero delle persone accolte: 2
Numero delle segnalazioni da parte dei cittadini: 1
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: II, IX, XV
Coperte distribuite: 1
Dalla relazione…
…riceviamo una telefonata dall’assistente sociale dell’ospedale … che segnala la presenza del nostro ospite K., lo stesso che abbiamo più volte cercato invano nella zona di San Lorenzo. Ci riferisce che, dopo aver ricevuto tutte le cure del caso, non necessita di ricovero ma non è in grado di tornare da solo, così decidiamo di approfittare dell’uscita di stasera per andarlo a prendere. Una volta giunti, dopo aver chiesto informazioni, ci indirizzano verso un corridoio sulla destra e in men che non si dica ci ritroviamo in un dedalo di corsie stracolme di pazienti in barella in attesa di un posto letto o semplicemente della prima visita. Entriamo in una delle stanzette indicateci e riusciamo a parlare con un medico: capiamo subito che ci stavano aspettando dal giorno prima. Dopo più di venti minuti di attesa, stampanti inceppate, via vai di infermieri e pazienti irritati, ci consegnano il foglio dimissioni e ci indicano senza troppa convinzione, dove si trova K. Proviamo ad incamminarci nella direzione indicataci dall’infermiera e iniziamo a scorrere quei volti sofferenti… giriamo nel primo corridoio e poi di nuovo e di nuovo ancora e, finalmente, lo troviamo! Mi riconosce e comincia a tirarsi su pian pianino. Lo rivestiamo, chiediamo all’infermiera di togliergli l’ago cannula che si sono dimenticati nel braccio e ci incamminiamo di nuovo verso quei corridoi, in direzione dell’uscita. Saliti in macchina gli mettiamo una coperta sulle spalle e ci avviamo verso “casa”.
8 gennaio 2015
8 gennaio
Due equipe di intervento: (un’operatrice, un operatore e un volontario; un operatore e un volontario)
Numero delle persone incontrate: 5
Numero delle persone accolte: 1
Numero delle segnalazioni da parte dei cittadini: 1
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: IX° municipio, X° municipio e XII° municipio
Coperte distribuite: 3
Dalla relazione…
…è già piuttosto tardi dopo che abbiamo accolto S. e abbiamo giusto il tempo per un ultimo giro così decidiamo di ritornare a Colli Albani per cercare l’uomo che dorme in macchina. Ancora una volta non troviamo nessuno; ci mettiamo a scrutare l’abitacolo dell’auto per notare qualche particolare, un cd dal titolo “L’uomo della strada”, neanche a farlo apposta, un volantino con uno slogan politico, delle penne biro. Dopo qualche minuto di inutile attesa facciamo per andarcene quando verso di noi si fa strada un uomo bassino, cappellino, barba incolta, un giaccone due volte la sua taglia: “Che fate vicino alla mia macchina?”. Finalmente lo abbiamo trovato, o meglio, è lui ad aver trovato noi e non è molto contento del modo in cui stavamo curiosando tra le sue cose. Dopo avergli spiegato chi siamo e dopo qualche scambio di battute, si rassicura e comincia a raccontarci la sua storia. S., dell’est Europa sessantenne, in Italia da tre, ci racconta di essere stato operato due volte negli ultimi anni, una volta a San Giovanni e una all’Umberto I e di avere un pacemaker…si guadagna da vivere come chitarrista agli angoli delle strade… Quando gli prospettiamo la possibilità di dormire in ostello rifiuta perché non riuscirebbe mai a dormire con tutta quella gente nella stessa stanza, preferisce la sua macchina e poi in fondo sta cercando il modo di ritornare nel suo Paese…
7 Gennaio 2015
7 Gennaio 2015
Due equipe di intervento: (un’operatrice e un volontario; un operatore e una volontaria)
Numero delle persone incontrate: 10
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: I Municipio, II Municipio, XIII Municipio
Coperte distribuite: 3
Dalla relazione
…alla Stazione di San Pietro per andare a trovare nuovamente il signore che abbiamo conosciuto ieri. Seduto sul medesimo gradino, nella medesima posizione, ci ha salutato con un cenno e ha iniziato a raccontare immediatamente altri episodi della sua vita, come se la conversazione di ieri non fosse mai terminata. Lo abbiamo invitato a venire in ostello, ma stasera, a differenza della sera precedente, ha detto che preferisce star lì perché ogni mattino, verso le 5, prende il treno per andare a …
6 Gennaio 2015
6 Gennaio 2015
Due equipe di intervento: (un’operatrice e un volontario; un operatore e un volontario)
Numero delle persone incontrate: 7
Numero delle segnalazioni da parte dei cittadini: 2
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: I Municipio,VIII Municipio, XI Municipio, XIII Municipio
Coperte distribuite: 2
Dalla relazione…
…alla Stazione San Pietro abbiamo incontrato un uomo seduto sulle scale che portano ai binari. Al nostro saluto l’uomo si è mostrato diffidente e un po’ scocciato. Ci siamo presentati e abbiamo iniziato a conversare. Quella che sembrava una conversazione stringata si è trasformata in un vero e proprio racconto. Improvvisamente quel clima di diffidenza è diventato più disteso, tant’è che ci siamo seduti sui gradini della scala accanto a lui. L’uomo, che non ha voluto rivelarci il suo nome, ha 61 anni circa e vive per strada da 2 anni. Non ama essere interrotto quando parla e si sofferma molto sui dettagli. Racconta di esser stato un imprenditore e che i suoi problemi sono subentrati per mancati pagamenti che avrebbe dovuto ricevere ma che non sono mai arrivati, nonostante l’ausilio di un avvocato… Gli chiediamo se volesse venire con noi in ostello per questi giorni di freddo: preferisce di no per questa sera, ma ci chiede di ripassare.
5 Gennaio 2015
5 Gennaio 2015
Due equipe di intervento (un’operatrice e un volontario; un operatore e una volontaria)
Numero delle persone incontrate: 7
Numero delle persone accolte: 2
Numero delle segnalazioni da parte dei cittadini: 1
Persone segnalate ma non rintracciate: 1
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: I municipio, II municipio; XV municipio; V municipio
Coperte distribuite: 3
Dalla relazione…
…nei pressi di Piazza Bologna incontriamo L., quarantenne ungherese, in Italia da “qualche anno” e vive da diverso tempo in strada. Faceva il muratore e, adesso, ha smesso anche di cercar lavoro. Parla poco l’italiano ma cerca in tutti i modi di farsi capire. Gli abbiamo chiesto se volesse una coperta ma ha rifiutato perché il suo sacco a pelo era sufficiente e, andando in giro durante il giorno, avere una coperta in più, sarebbe stata solo un ingombro per lui. Gli abbiamo proposto anche di venire con noi in ostello ma ha rifiutato categoricamente: non sembra condividere molto le regole delle strutture, in particolare gli orari di ingresso e di uscita. In quella zona, inoltre, molti lo conoscono e sembrano aiutarlo, forse anche economicamente. Il suo desiderio sarebbe quello di avere una piccola camera e un lavoretto, un desiderio che non solo ha condiviso con noi, ma ha anche suggerito alla Caritas per poter aiutare in maniera alternativa le persone.
4 Gennaio 2015
4 gennaio 2015
Due equipe di intervento (un’operatrice e due volontari; un operatore e una volontaria)
Numero delle persone incontrate: 10
Numero delle persone accolte: 0
Numero delle segnalazioni da parte dei cittadini: 1
Persone segnalate ma non rintracciate: 3
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: I° municipio, XI° municipio, XII° municipio, IX municipio ; VIII municipio
Coperte distribuite: 5
Dalla relazione…
…la nostra attenzione si è concentrata su una persona che stazionava davanti la stazione Tuscolana. Le siamo andati incontro e abbiamo conosciuto M., una simpatica signora italiana: indossava vestiti larghi e il viso era ben coperto da una sciarpa. Ci parla a testa bassa; non ricorda da quando tempo vive in strada o forse preferisce non ricordarlo. La cosa che le manca di più sono le comodità che una casa offre, l’organizzazione, ma tutto ciò non ha paragoni con la libertà che la strada ti regala: «la casa sarà pur comoda ma comporta tanti sacrifici, tanta responsabilità!». Dorme usualmente lì e in quel momento aspettava un amico per dormire insieme. Aveva diverse borse, ma nessuna coperta: le abbiamo lasciato due plaid pesanti, con la promessa di ripassare nei prossimi giorni.
3 Gennaio 2015
2 Gennaio 2015
2 Gennaio 2015
Due equipe di intervento: (un’operatrice e due volontari; un operatore e una volontaria)
Numero delle persone incontrate: 18
Numero delle persone accolte: 3
Numero delle segnalazioni da parte dei cittadini: 1
Persone segnalate ma non rintracciate: 1
Coperte distribuite: 5
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: II° municipio, XIII° municipio
Dalla relazione
“…ci siamo recati in via della Conciliazione senza nessuna segnalazione; abbiamo trovato numerosi senzatetto richiamati lì, sotto i portici, dalla presenza sia della Croce Rossa che di un gruppo Vincenziano di volontari che distribuivano pasti caldi e panini. Ci siamo spostati allora verso Porta Cavalleggeri… abbiamo trovato un piccolo accampamento di 7 persone straniere ben equipaggiati con coperte, sacchi a pelo e materassi ed anche un fornelletto. Abbiamo parlato con A., il più anziano, che dimostra più di 70 anni. Ci ha raccontato di essere in Italia da 11 anni e di essere stato un grosso commerciante internazionale ma non ci ha spiegato come è finito in strada. Gli abbiamo offerto l’accoglienza in Ostello ma con molta educazione ha rifiutato e con un sorriso ci ha detto “venire in Ostello è come sedersi ed aspettare la morte”.
1 Gennaio 2015
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: I° municipio, II° municipio, XI° municipio
Dalla Relazione
“Sotto le mura del cimitero del Verano incontriamo E., 60enne della periferia romana, un passato da atleta.
È molto sporco, ricoperto da uno strato pesante di coperte. Ha una tosse molto forte, fatica a respirare. Da anni non ha contatti con la famiglia: “non si può mostrare ai propri figli il fallimento di un padre”. Dice di essere in strada da 4 mesi e di avere sempre avuto una casa, una vita normale. Gli proponiamo l’accoglienza, ci dice che sarebbe venuto il giorno dopo, che ormai si era sistemato per la notte. Insistiamo, mostriamo la nostra preoccupazione per il suo stato di salute, ci dice che è in imbarazzo per il suo cattivo odore e che preferisce rinviare al giorno dopo. Lo tranquillizziamo, gli diciamo che avrebbe fatto una doccia con noi, che non deve preoccuparsi. Si convince, decide di seguirci. Lo accompagniamo in ostello. Prima di salire in macchina passa a salutare un uomo alla panchina accanto. Sentiamo Quest’ultimo dirgli “hai fatto bene, vai con loro, stai troppo male. Almeno l’anno comincia bene…”
Sezione
31 Dicembre 2014
31 dicembre 2014
Tre equipe di intervento (un operatore e 2 volontarie; un operatrice e un volontario; un operatore e una volontaria)
Numero delle persone incontrate: 26
Numero delle persone accolte: 1
Numero delle segnalazioni da parte dei cittadini: 6
Persone segnalate ma non rintracciate: 1
Coperte distribuite: 22
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: I° municipio, II° municipio, V° municipio, XII° municipio.
Dalla relazione…
“in via Cavour, su segnalazione, una donna senza dimora con evidenti disturbi mentali dorme su una panchina di una piccola aiuola davanti all’entrata della metro “B”. Abbiamo provato a parlarci e poi l’abbiamo coperta con una corta di lana. Dovrebbe avere intorno ai 40 anni, parla pochissimo inoltre era anche spaventata per l’enorme flusso di gente che a piedi raggiungeva piazza Venezia e camminando lanciava petardi. A Prati Fiscali, su segnalazione, incontrato A., uomo di 51 anni di origine sudanese. L’abbiamo trovato lungo una pista ciclabile nei pressi di un piccolo parco; al momento dell’arrivo era in piedi intirizzito che tremava dal freddo. Dopo un primo momento di reticenza, ha presto accettato il nostro invito ad essere accompagnato in un posto caldo. Parla male italiano, dice di non avere una famiglia e di essere da qualche anno in Italia. E’ stato accolto…”
30 Dicembre 2014
30 dicembre 2014
Due equipe di intervento (un operatore e 6 volontari, un operatore e due volontari)
Numero delle persone incontrate: 38
Numero delle persone accolte: 1
Numero delle segnalazioni da parte dei cittadini: 7
Persone segnalate ma non rintracciate: 0
Coperte distribuite: 34
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: I° municipio, II° municipio, VII° municipio; XII° municipio, XIV° municipio.
Dalla relazione…
“in un sottopasso pedonale della Gianicolense abbiamo trovato L. e B., una coppia di ragazzi (sui 30 anni) che dormono su una grande materasso matrimoniale sistemato sul marciapiede. L. dice di avere appena partorito, ma non ha parlato del figlio. Vivono e dormono nel sottopasso con un cane. Lei la sera se lo mette sulle gambe per riscaldarsi. Non sono stati in nessun centro di accoglienza perché hanno il loro cane al seguito. Lei sembra che abusi di sostanze tossiche. Gli diamo delle coperte, le gradiscono molto perché hanno detto che questi giorni hanno sofferto molto il freddo. Vicino a loro c’è D., un signore tedesco di 65 anni, viene da una città vicino Berlino. E’ un senza dimora con una grande barba grigia, molto simpatico… Rifiuta l’accoglienza…”
29 Dicembre 2014
29 dicembre 2014
Equipe di intervento: due operatori e 6 volontari.
Numero delle persone incontrate: 65
Numero delle persone accolte: 1
Numero delle segnalazioni da parte dei cittadini: 8
Persone segnalate ma non rintracciate: 6
Coperte distribuite: 56
Disponibilità posti letto in ostello: 4 posti donne
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: I° municipio
Dalla relazione…
“in Via della Conciliazione, davanti ai gradini della chiesa S Maria del Carmine in Traspontina, abbiamo incontrato tre persone: una signora della Slovenia di 50 anni, con evidenti problemi mentali. Abbiamo cercato di offrire accoglienza alla signora ma ha rifiutato più volte; nel portico di sinistra e di destra, abbiamo trovato 22 stranieri, quasi tutti di nazionalità polacca e romena. Nel colonnato di destra di piazza S Pietro, abbiamo incontrato una ragazza di colore, che dormiva su una sedia avvolta da un piumone, accanto aveva il suo bagaglio. Una persona con problemi mentali. Gli abbiamo proposto un posto letto da noi. Ha accettato ed è stata accolta…”
28 Dicembre 2014
28 dicembre 2014
Equipe di intervento: due operatori
Numero delle persone incontrate: 10
Numero delle segnalazioni da parte dei cittadini: 3
Persone segnalate ma non rintracciate: 2
Coperte distribuite: 15
Municipi in cui sono stati effettuati gli interventi: I° municipio, 2° municipio, 15° municipio
Dalla relazione…
“su segnalazione ci siamo diretti verso Labaro, sulla via Flaminia, dove ci avevano indicato la presenza di un signore anziano di circa 70 anni non in buona salute, che dorme in una grotta. …l’ingresso era nascosto dalle sterpaglie. Una volta individuato il posto, siamo andati in perlustrazione e abbiamo scoperto che in questa grotta vivevano tre uomini romeni, due più giovani e l’anziano, di nome L., di circa 70 anni e con una non buona comprensione dell’italiano. Abbiamo cercato di convincere l’uomo a venire con noi anche perché le sue condizioni di salute non erano buone (aveva una brutta tosse), ma l’uomo ha detto che avrebbe accettato l’invito il giorno dopo, perché al momento aveva bisogno di organizzare i suoi effetti personali. Stiamo concordando l’accoglienza con lui è restio a lasciare il posto ma al contempo è desideroso di venire a dormire al caldo in Ostello. Gli abbiamo lasciato diverse coperte per ripararsi dal freddo”.
Accoglienza straordinaria alla Cittadella della Carità
La mensa “Don Luigi Di Liegro” alla Cittadella della Carità “Santa Giacinta” (Via Casilina Vecchia, 19) dal 30 dicembre rimarrà aperta in via straordinaria per tutta la notte adibita all’accoglienza di 30 persone.
La Caritas, che già dal 19 dicembre scorso aveva attivato 55 posti supplementari di accoglienza per i mesi più freddi nelle strutture di Ostia e nell’Ostello, arriva così a un’accoglienza di oltre 100 posti letto per l’emergenza freddo, oltre ai 600 posti garantiti nel corso di tutto l’anno.
Per quanti – parrocchie, gruppi o singoli – vorranno impegnarsi nell’accoglienza mettendo a disposizione strutture, offrendosi come volontari o desiderino segnalare situazioni di particolare disagio e grave emarginazione su cui intervenire, la Caritas ha attivato un centralino telefonico al numero 06.88815200.
Sempre per far fronte alle maggiori richieste che giungeranno nei prossimi mesi, la Caritas invita tutti i romani alla donazione di coperte e sacchi a pelo da distribuire alle persone in difficoltà. La raccolta avverrà presso l’Ostello Don “Luigi Di Liegro”, in via Casilina 144.