Al via l’iniziativa promossa dai Volontari in Carcere della Caritas di Roma
L’associazione Volontari in Carcere promossa dalla Caritas di Roma ha dato vita al Progetto “Francesco Marabotto” per la salute in Carcere per portare la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori femminili tra le donne della Casa Circondariale Femminile di Rebibbia.
L’esigenza di garantire lo screening dei tumori femminili in maniera sistematica e diffusa si scontra in carcere con le esigenze di sicurezza, con il risultato di fermare ogni iniziativa in tal senso. Per fare una mammografia o un’ecografia ogni donna dovrebbe essere accompagnata con scorta nella struttura sanitaria, con un’organizzazione e dei costi impensabili oggi. Per questo, il Progetto – dedicato a Francesco Marabotto che lo ha voluto e sostenuto – si propone di portare le attività di screening “a domicilio”, attraverso l’uso di pulmini, macchinari mobili e personale specializzato. E si propone di farlo da oggi in poi, garantendo continuità alle attività di prevenzione, finché sarà necessario.
L’Associazione VIC Volontari In Carcere e l’Associazione Susan G. Komen Italia per la lotta ai tumori del seno insieme alla Direzione della Casa Circondariale Femminile Rebibbia hanno unito le forze per promuovere la prevenzione all’interno delle mura del carcere, estendendo le attività educative e di prevenzione alle donne detenute e al personale femminile di polizia penitenziaria e amministrativo dell’Istituto.
La Casa Circondariale Femminile di Rebibbia è il carcere femminile più grande d’Italia e d’Europa con oltre 300 donne detenute e oltre 150 donne che vi lavorano. A tutte loro viene offerta la possibilità di fare lo screening mammario con l’ecografia per le donne sotto i 40 anni e la mammografia per quelle che hanno un’età superiore.
Venerdì 20 novembre nella biblioteca del carcere si è tenuto il primo incontro di informazione e sensibilizzazione delle donne sul tema delle prevenzione insieme a una dottoressa medico chirurgo del Centro integrato di senologia del Policlinico Gemelli e a una donna operata di tumore al seno volontaria di Komen Italia. Il 1° e 2 dicembre entreranno nell’Istituto personale medico e infermieristici, tecnici di radiologia, le attrezzature mobili per effettuare le mammografie e le ecografie alle donne di Rebibbia in collaborazione con la Asl interna al carcere.
Il Progetto Francesco Marabotto si affianca alla Asl nelle attività di prevenzione dei tumori femminili, offrendo personale e strumenti per lo screening, ma anche con attività di informazione e sensibilizzazione delle donne sul tema. Portare la prevenzione secondaria tra le donne del carcere vuol dire restituire dignità e identità di genere anche a chi sta scontando una pena; vuol dire pensare alle donne non per il reato commesso ma come donne che hanno un futuro e hanno diritto a un futuro in salute; vuol dire rendere il carcere un’occasione di crescita e di cambiamento anche rispetto al proprio corpo e alla sua cura, alla attenzione a sé e agli altri nella gestione della salute.
Francesco Marabotto è stato un giornalista e uomo di cultura, mancato il 27 gennaio 2014 dopo una lunga malattia. Ha dedicato la sua vita professionale, svolta all’Ansa, all’informazione medico-scientifica, cercando di offrire un’informazione rigorosa, completa e attenta alle esigenze delle persone malate. Ha collaborato con il VIC, lasciando tra le sue ultime volontà la realizzazione del progetto per la salute in carcere.