Il 17 ottobre la formazione promossa da Caritas Roma, Caritas Italiana e l’OdG Lazio
“Senza dimora, senza diritti? Tra schemi e stereotipi: quale spazio per una cultura diversa?” è il titolo del seminario promosso da Caritas Roma, Caritas Italiana e Ordine dei giornalisti del Lazio il prossimo 17 ottobre presso l’Ostello “Don Luigi Di Liegro” alla Stazione Termini (ingresso Via Marsala, 109)
Numero massimo di iscrizioni 200
Il corso è stato classificato tra quelli deontologici
Numero di crediti 7
Iscrizioni giornalisti attraverso la piattaforma S.I.Ge.F
PROGRAMMA (ore 9 – 13)
Senza dimora, senza diritti?
Carlo Picozza, Ordine dei Giornalisti del Lazio
mons. Enrico Feroci, direttore Caritas di Roma
don Francesco Soddu, direttore Caritas Italiana
Le sfide della misurazione nel contesto delle povertà estreme
Linda Laura Sabbadini, già Direttore Dipartimento Statistiche sociali e ambientali – ISTAT
Il sistema dei servizi formali ed informali, pubblici e privati, esistenti in Italia riferimento ai loro bisogni
Francesco Marsico, responsabile Area nazionale Caritas Italiana
Le persone senza dimora accolte nell’Ostello di via Marsala: profili e bisogni
Roberta Molina, responsabile dell’Area ascolto e accoglienza Caritas di Roma
Persone senza dimora, tra schemi e stereotipi. Una lettura attraverso le carte deontologiche
Alberto Colaiacomo, responsabile Area comunicazione della Caritas di Roma
Ferruccio Ferrante, responsabile Comunicazione Caritas Italiana
Tavola rotonda: “I giornali di strada, laboratorio socio-culturali con i senza dimora protagonisti”
Le esperienze di Scarp de’ tenis a Milano e Gocce di Marsala a Roma
Testimonianze dei protagonisti.
Coordina: Orazio La Rocca, giornalista di Repubblica e autore del volume “Don Luigi Di Liegro e la storia dell’Ostello di via Marsala”
PREMESSA: L’INDAGINE NAZIONALE
Per la prima volta in Italia nel 2012, l’ISTAT, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora e la Caritas Italiana, ha diffuso una stima ufficiale a livello nazionale sulla popolazione delle persone senza dimora. Il tema ha richiesto, infatti, la progettazione di una indagine ad hoc che è stata molto complessa, sia dal punto di vista metodologico sia organizzativo, ed ha rappresentato un passo in avanti importante, non scontato, sul percorso che la statistica ufficiale ha intrapreso per rendere visibili gli “invisibili” anche dal punto di vista statistico.
Ha permesso di produrre dati affidabili che costituiscono un bagaglio di informazioni non ignorabili dai policy maker per il disegno di misure di intervento efficaci; dati che, peraltro, richiedono di essere aggiornati per consentire il monitoraggio del fenomeno e delle azioni di contrasto della povertà estrema. Per questo motivo, l’ISTAT, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che finanzia il nuovo progetto, la Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora e la Caritas Italiana, ha già avviato i lavori per un’indagine di follow-up che consenta di verificare l’evoluzione del fenomeno della grave emarginazione adulta a circa tre anni dallo svolgimento della prima indagine nazionale.
Tra novembre e dicembre 2014 ha preso il via questa nuova fase. I 65 referenti territoriali attivi, con l’aiuto di centinaia di volontari hanno somministrando circa 5mila interviste a persone senza dimora presso 750 servizi di mensa/accoglienza notturna situati in 131 comuni italiani.
E’ stato anche fatto un focus per ampliare l’angolo di osservazione del fenomeno intercettando coloro che vivono in spazi pubblici e non fanno ricorso ai servizi.
IL PROGETTO DI FORMAZIONE
A partire dai risultati di questa seconda ricerca nazionale, che sono stati resi noti il 10 dicembre 2015, avviare un confronto ed una riflessione con gli operatori dei media e con le realtà istituzionali e sociali coinvolte. Completare le informazioni offerte dalla Ricerca con testimonianze sui progetti avviati da Caritas in questi anni.
Obiettivi generali
Acquisire, alla luce dei risultati della ricerca, un quadro di conoscenze dettagliate e organiche rispetto: al fenomeno delle persone senza dimora presenti sul territorio italiano; allo status ed ai profili di queste persone, al sistema dei servizi formali ed informali, pubblici e privati, esistenti in riferimento ai loro bisogni, con focus sulle persone accolte nell’Ostello di via Marsala.
Obiettivi specifici
Confrontarsi su se e come stabilizzare e potenziare il sistema complesso di interventi per i senza dimora, già avviato, rinsaldando la rete dei servizi esistenti ed integrandoli con azioni per la promozione, l’elaborazione e l’implementazione di specifici programmi personalizzati di accompagnamento, recupero e di reinserimento socio-lavorativo, volto alla graduale presa in carico ed al raggiungimento di una funzionale autonomia ed indipendenza della persona accolta.
Analizzare la percezione delle persone senza dimora nell’opinione pubblica e quali messaggi vengono veicolati dai media, tra schemi e stereotipi.
Quale spazio c’è nelle nostre società per promuovere e sostenere azioni di sensibilizzazione delle popolazione verso il fenomeno dei “senza dimora” ed in generale verso la cultura dell’accettazione, della condivisione e della gratuità?