Decreto dignità, approvate le misure contro l’azzardo

Introdotto il divieto di pubblicità e l’obbligo della tessera sanitaria per scommettere

xazzardo-on-line.jpg.pagespeed.ic.9U0cwCC_-6La Caritas di Roma esprime apprezzamento per l’approvazione della normativa che regolamenta, in parte, il gioco d’azzardo e le scommesse sportive.

Le nuove disposizioni, contenute nel cosiddetto “Decreto Dignità” approvato oggi in via definitiva dal Senato, introducono una serie di misure che mettono un freno al dilagare di un fenomeno che sempre più grava sulle famiglie italiane, soprattutto su quelle povere. Sono infatti previsti il divieto assoluto di pubblicità e di sponsorizzazioni equiparando così le scommesse al tabacco;  l’obbligo della tessera sanitaria per giocare alle slot-videolottery, una misura che consentirà, con opportuna regolamentazione, anche l’introduzione di un massimo di spesa per giocatore e il controllo più capillare del divieto per i minorenni; l’introduzione del marchio “no slot” per tutti i locali pubblici che rifiutano l’istallazione di slot-vlt; l’avvertenza “nuoce alla salute” su biglietti di lotterie istantanee, gratta e vinci, schermi slot-vlt; l’aumento delle sanzioni per chi viola i divieti.

«Finalmente – spiega monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Romail Parlamento italiano ha preso coscienza della gravità della situazione. Come Caritas ringraziamo i gruppi parlamentari e gli esponenti di governo che si sono battuti per introdurre misure così importanti. Impegno non semplice come dimostrano i numerosi tentativi falliti nel passato. Il divieto di pubblicità e il controllo dell’identità dei giocatori sono capisaldi per tutte le politiche di regolamentazione e di prevenzione del “disturbo da gioco d’azzardo” che si vorranno mettere in atto in futuro».

«Come Caritas – dichiara monsignor Feroci -, insieme alle numerose associazioni e organizzazioni che si impegnano in questo ambito, vigileremo affinché i provvedimenti approvati siano rispettati: ci preoccupa il potere economico delle lobby legate al settore e l’influenza che queste esercitano sugli editori attraverso i consistenti investimenti pubblicitari. Per questo rivolgiamo un appello al mondo dello sport, professionistico e dilettantistico, affinché si liberi al più presto da questo “giogo” e sappia trovare finanziamenti che rispecchino i valori che contraddistinguono lo spirito di ogni atleta».

«Ci auguriamo – conclude il direttore della Caritas romana – che su questo tema, così come avviene in numerosi Enti locali amministrati dalle diverse forze politiche, tutti i gruppi parlamentari collaborino proficuamente e siano capaci di ascoltare la voce di quanti ogni giorno sono vicini alle famiglie che hanno perso tutto in quanto vittime del “disturbo da gioco d’azzardo”».

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