Dacci oggi il nostro pane quotidiano

La campagna Caritas e Focsiv per aiutare i Paesi poveri nell’emergenza Covid-19

Una grande campagna nazionale per aiutare i Paesi più poveri ad affrontare l’impatto socio-economico delle misure prese a causa del Coronavirus, che dopo il problema sanitario rischiano di trasformarsi ora in una “pandemia della fame”. L’impatto del lockdown ha aumentato infatti le disuguaglianze: secondo il World food programme (Wfp) delle Nazioni Unite il numero delle persone affamate potrebbe raddoppiare. Il 55% delle persone nel mondo è in difficoltà per l’accesso al cibo, alla salute, al lavoro dignitoso e si ritrovano privi di tutele e ancora più vulnerabili. 1 miliardo e 600 mila bambini hanno smesso di andare a scuola e molti non vi torneranno. Secondo il Wfp almeno 135 milioni di persone sono in condizioni di insicurezza alimentare acuta che derivano dalle misure di contenimento messe in atto nei vari Paesi. Per questo, come sta accadendo in altri Paesi, Caritas italiana e Volontari nel mondo-Focsiv, attraverso le sue ong consociate, hanno deciso di unire le forze in una alleanza intitolata “Insieme per amore degli ultimi”.

La partenza ufficiale della campagna intitolata “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, è stata l’8 luglio, anniversario della visita di Papa Francesco a Lampedusa. Lo scopo dell’iniziativa, che durerà 7 mesi, fino a gennaio 2021, è infatti duplice: sensibilizzare le comunità cristiane, associazioni, scuole, università, persone di buona volontà e raccogliere fondi per finanziare una settantina di progetti di emergenza in Africa, America Latina, Europa dell’Est, Asia, compreso il Medio Oriente.

Un dramma senza fine che “richiede di essere affrontato non con la logica dell’indifferenza, ma con la logica dell’ospitalità e della condivisione al fine di tutelare e promuovere la dignità e la centralità di ogni essere umano”. Queste  parole di Papa Francesco erano rivolte, durante la storica visita all’isola di Lampedusa,  alle tante vittime dei naufragi, che in cerca di un futuro hanno perso la vita in mare, ma – come lo stesso Santo Padre ha più volte ribadito – riguardano tutti i poveri, gli esclusi, i dimenticati, vittime di una globalizzazione dell’indifferenza.  Sono loro i più colpiti oggi dalle conseguenze della pandemia, che ha causato un aumento delle diseguaglianze e una drastica diminuzione delle risorse essenziali per la sopravvivenza. La campagna vuole essere un’occasione di impegno e mobilitazione per tutti, in primo luogo per sensibilizzare le comunità cristiane e tutta l’opinione pubblica per preparare insieme il domani di tutti, senza scartare nessuno, riflettendo e impegnandosi sui temi della fame, della povertà, del lavoro, dell’educazione, delle disuguaglianze anche basandosi sugli approfondimenti che verranno proposti mensilmente sul sito www.insiemepergliultimi.it

Condividi