Il “Tempo del creato” con i giovani di “Tata Giovanni”

Dodici ragazzi dai 14 ai 18 anni sono stati coinvolti in un’esperienza di orticoltura grazie al progetto “Liberi di seminare, Liberi di crescere”.

Il Tempo del Creato, momento di preghiera ecumenica e di azione per la nostra Casa Comune, ha un sapore speciale quest’anno anche per ragazzi e ragazze del centro di pronta accoglienza minori “Tata Giovanni” che, in Via di Porta Ardeatina, hanno potuto frequentare un laboratorio di orticoltura realizzato dal Centro di aggregazione Giovanile 5D dell’Area Minori della Caritas di Roma. Un’iniziativa sviluppata nell’ambito del progetto “Liberi di seminare, Liberi di crescere”, all’interno della Campagna Nazionale CEI “Liberi di partire, Liberi di restare”.

L’iniziativa è stata rivolta non solo ai minori stranieri non accompagnati, ospiti presso i centri Caritas, ma anche a giovani provenienti dal territorio e dalle strutture di seconda accoglienza vicine, che desideravano approfondire il tema della crescita e della cura degli orti urbani in tutte le sue fasi: la preparazione del terreno, la semina, il raccolto, le diverse modalità di cura delle singole piante, nonché la coltivazione dei prodotti nel rispetto delle stagioni e nell’utilizzo dei diversi strumenti del mestiere.

Molti dei giovani partecipanti, pur nella loro giovane età, avevano già esperienze lavorative legate all’agricoltura, grazie alle loro radici in regioni agricole. Il corso ha puntato a valorizzare queste competenze, offrendo sia formazione teorica che pratica su diversi aspetti, dall’ottimizzazione del terreno alla gestione delle colture, passando per l’equilibrio fisico e chimico del suolo.

Il rispetto dell’ambiente ha rappresentato una priorità: i prodotti utilizzati per la coltivazione erano biologici e in linea con gli ideali educativi dei centri. Un’esperta agronoma ha guidato il laboratorio, mentre i giovani hanno preso le redini dell’orto con la supervisione di un tutor di lingua italiana. Per garantire la comprensione anche ai partecipanti con minori competenze linguistiche in italiano, è stata coinvolta una mediatrice linguistica-culturale di lingua araba.

Le esperienze pregresse dei minori hanno aperto la strada a un’entusiasmante scambio interculturale di pratiche e conoscenze, contribuendo alla crescita individuale di ognuno e creando un momento di ascolto, relazione e riconoscimento reciproco.

In totale, il corso ha coinvolto 12 iscritti, di cui 10 hanno portato a termine il percorso. Le lezioni si sono svolte due volte a settimana per 8 settimane, per un totale di 16 incontri di circa 2 ore ciascuno. Alla fine, tutti i partecipanti hanno ricevuto un meritato attestato di partecipazione, un riconoscimento del loro impegno e del loro percorso di crescita personale.

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