Il programma estivo proposto da Casa Wanda

Casa Wanda, il centro diurno per persone con Alzheimer, riprende le attività

scarica l’articolo

Dopo mesi di attività in remoto o svolte con accessi singoli, mantenendo alti i livelli di prevenzione e di contrasto alla diffusione del coronavirus, il centro avvia un programma estivo fino a tutto luglio 2021.

Il Centro Diurno per malati di Alzheimer nel cuore di Villa Glori è attivo dall’aprile del 2017 ed ha seguito più di 50 persone. Il servizio – promosso dalla Caritas di Roma e finanziato con i fondi Cei 8xmille – è autorizzato ad accogliere gratuitamente fino a 20 persone per volta. Vengono svolte attività di socializzazione, di stimolazione cognitiva e riattivazione motoria, visite osteopatiche, consulenze geriatriche e supporto psicologico anche per i familiari e per i caregivers, ovvero le persone che assistono i malati a domicilio.

Le attività estive si svolgeranno comunque in spazi ampi, in tutta sicurezza. Inoltre tutti gli operatori e le persone che frequentano il centro hanno concluso la vaccinazione Covid.

Laboratori di arte-terapia e musico-movimento terapia
Si lavorerà in piccoli gruppi di lavoro, realizzando due tipi di laboratori: arte-terapia e musico-movimento terapia. Accanto agli storici operatori del centro, ci sarà una nuova figura nell’équipe, la chinesiologa che proporrà esercizi di movimento per la riattivazione motoria e cognitiva. Le attività sono state calendarizzate per i mesi di giugno e luglio, per quattro giorni a settimana.

Eventi speciali
Sono stati programmati tre eventi speciali in collaborazione con la “Scuola Spagnola di Storia e Archeologia in Roma” (EEHAR-CSIC) Centro di ricerca appartenente al Consejo Superior de Investigaciones Científicas. L’organizzazione scientifica è curata da Juan F. Gibaja Bao e Antonio Pizzo con il supporto tecnico di Esther Barrondo.
Si tratta di un progetto di divulgazione che nasce dalla necessità di democratizzare la ricerca scientifica. Partendo da questa base si ritiene che tutte le persone, indipendentemente dalla formazione accademica, dal ceto sociale, dalle risorse economiche o dalle condizioni psico-fisiche, abbiano il diritto di conoscere e fruire dei risultati della ricerca scientifica. Quest’iniziativa ha un altro valore aggiunto ed è quello di permetterci di valutare i possibili effetti terapeutici della divulgazione scientifica sulle persone affette da Alzheimer. Si tratta di un progetto sperimentale, su cui nutriamo molte speranze, che si snoderà in diverse sessioni. Siamo convinti che i risultati raggiunti potranno servire da modello esportabile a altri gruppi di persone con similari problematiche.
Le prime sessioni avranno come filo conduttore il lavoro di gruppo e la stimolazione di tutti i sensi: vista, udito, tatto, gusto e olfatto. Le sessioni si svolgeranno intorno a tre tematiche principali:

  • L’alimentazione durante la preistoria, più precisamente nel neolitico. Cercheremo di fare un viaggio in dietro nel tempo (ca. 12.000 anni fa).
  • La realizzazione delle prime ceramiche, basandoci su tecniche preistoriche.
  • L’alimentazione nel mondo classico. Conosceremo l’alimentazione e la cucina dell’antica Roma, arrivando a capire come un mondo apparentemente distante è straordinariamente simile ai nostri modi di vita quotidiani.

Durante le attività si documenterà lo svolgimento dei laboratori e si valuteranno i risultati con l’obiettivo di definire eventuali criticità da superare e di migliorare il raggiungimento degli obiettivi.
Alla fine delle sessioni saranno mostrati alle famiglie e ai caregivers i risultati raggiunti. Questa iniziativa è fondamentale per restituire il protagonismo ai pazienti, rendendoli visibili come protagonisti, osservando e ascoltando le loro reazioni e  mettendo al centro dell’iniziativa le diverse modalità comunicative.

Gruppi con familiari e caregivers
Il programma prevede inoltre gruppi con i familiari dei pazienti e altri per i caregivers, guidati dallo psicologo del centro.

Per informazioni rivolgersi allo 06.88815.650 oppure al 335.6702351; centroalzheimer@caritasroma.it.

Scarica l’opuscolo

Condividi