Superare il Covid…e trovarsi in strada

Mercoledì sera. Alle 19.20, mentre usciva dal cancello del Poliambulatorio Caritas di Roma l’ultimo paziente, vediamo arrivare due signore eritree. Una delle due, M., era stata dimessa il giorno prima da un grande ospedale romano a seguito di un ricovero per polmonite Covid, scompenso cardiaco acuto e diabete mellito.

La persona che la accompagnava, T, aveva conosciuto M qualche settimana prima per strada: si era avvicinata a quella connazionale senza dimora, giunta a Roma da Bologna per rinnovare il suo permesso di soggiorno, e aveva iniziato ad aiutarla. Vedendo poi che non stava bene, aveva chiamato l’ambulanza per mandarla in ospedale. M, donna di circa 56 anni, appariva molto affaticata e dimostrava molti più anni della sua età effettiva. Aveva tutti i suoi averi in una busta di plastica di quelle grandi che si utilizzano per la spesa, che portava con una mano appoggiata alla spalla.

Pur essendo orma passato l’orario di chiusura, non potevamo mandarle via. Le abbiamo fatte sedere e abbiamo cercato di capire la situazione: M era stata dimessa senza trovare per lei un posto dove poter dormire e passare il periodo di convalescenza legato alla polmonite e allo scompenso cardiaco. Il giorno della dimissione T era andata a prenderla e la stava accompagnando presso una grande associazione romana, ma le condizioni di M non erano buone e così le donne hanno deciso di recarsi in pronto soccorso in un altro grande ospedale romano. Lì M ha passato una notte ed è stata dimessa il giorno dopo, quando è arrivata poi al poliambulatorio. Dunque la prima cosa da fare era cercare un posto dove far dormire M. Non facile a quell’ora (erano ormai le 19.30 passate).

Proviamo a contattare la Sala Operativa Sociale del Comune di Roma, ma al numero verde dedicato a questo tipo di situazioni, dopo un’attesa di oltre nove minuti, nessuno risponde. La ricerca non poteva fermarsi lì. Contattiamo diversi numeri all’interno della rete Caritas, e alla fine arriva la bella notizia: si è trovato un posto per M! Non solo: la macchina che tutte le sere, con operatori e volontari, svolge il Servizio Notturno Itinerante per incontrare le persone senza dimora e cercare di dar loro una mano, è disponibile a venire a prendere la signora.

A questo punto T, che ha aspettato con noi fino alla fine, ci ringrazia e saluta M per tornare in tempo a casa prima che la metro chiuda e inizi il coprifuoco. Il giorno dopo tornerà con alcuni vestiti per la signora. Alle 20.30 arriva la macchina per M, che ci ringrazia e sale volentieri sul veicolo accompagnata da due giovani volontari.

Attualmente M è ospite di un centro di accoglienza Caritas e continua ad essere seguita anche a livello sanitario dalla dottoressa che si occupa degli ospiti della struttura. È tornata al poliambulatorio per una visita cardiologica e pneumologica e sta affrontando il periodo di convalescenza. Certo, per la sua situazione probabilmente la struttura più adeguata non sarebbe un semplice centro di accoglienza, ma la città di Roma per questo tipo di situazioni non offre alternative: o così o la strada.

L’equipe del Poliambulatorio
alla Stazione Termini

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