«A Pace e Acqua»

La Caritas di Roma presenta una campagna sul tema dell’acqua per il Giubileo della Misericordia.

“L’acqua è l’elemento più essenziale per la vita, e dalla nostra capacità di custodirlo e di condividerlo dipende il futuro dell’umanità”
(Papa Francesco)

acquaAbbiamo proposto una campagna sul tema dell’acqua perché vogliamo parlare di diritti e non solo progetti. Nella nostra quotidianità l’acqua è una presenza preziosa e forse troppo scontata. L’acqua richiama alla la vita; nel grembo materno cresciamo nell’acqua, la maggior parte del nostro corpo è composto di acqua, nelle grandi religioni l’acqua è l’elemento della vita e delle tante simbologie che la richiamano.
Le nuvole, il fiume, la fonte, il mare, ci riconducono ad esperienze umane tanto profonde quanto ricche di significati. Senza acqua non ci sarebbe la vita per l’uomo, per gli animali , per la natura .
La terra garantisce la vita e la sopravvivenza solo dove c’è acqua. Possiamo resistere abbastanza senza mangiare: resistiamo pochissimo senza bere.
L’acqua che da vita e purifica è un patrimonio di tutte le culture: è il segno tangibile dello stretto rapporto tra acqua e umanità. Una umanità che trova nel cammino nel deserto del popolo di Dio tutti i simboli della fatica ,della precarietà, dell’incertezza, della delusione, della sfiducia. In questo cammino Dio si fa presenza con l’acqua facendola sgorgare dalla roccia; Dio è vicino alle persone e le accompagna.
È il segno chiaro di un Dio che entra nella storia del suo popolo e lo sostiene quando che non riesce ad accettare la storia con i suoi drammi e le sue contraddizioni. È presenza costante nella nuvola carica di acqua che rigenera e da vita.
Eppure il bicchiere d’acqua che non dovremmo negare a nessuno lo stiamo negando nel silenzio e con colpevole disinteresse a un miliardo e mezzo di persone. L’acqua è in molte situazioni uno strumento di guerra, di divisione, di tensione sociale, e sta alimentando disuguaglianze e ingiustizia. Una politica dissennata e violenta l’ha trasformata in un bene economico legato al profitto e non un diritto inalienabile per tutti.
Sappiamo che il controllo dell’acqua in termini militari e economici non è un problema di oggi, ma è di oggi l’aggravante della diminuzione delle risorse e della riduzione dell’acqua a merce, ed è di oggi la deliberata volontà di avviare processi di desertificazione per rendere la vita impossibile a milioni di persone. L’acqua che ha sempre rappresentato una opportunità di incontro e di scambio, di costruzione di civiltà, diventa lo strumento per dividere e distruggere.
La campagna “A Pace e Acqua” si pone come obiettivo di raccontare storie di diritti negati e di testimonianze che ci richiamino alle nostre responsabilità. Vogliamo tenere gli occhi sempre aperti perché questo tenga sveglie le nostre coscienze.
Ne sentiamo il bisogno e, nell’anno Santo della Misericordia, soprattutto il dovere.

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